INTRODUZIONE
Il corso si divide in due parti: laboratorio (7 CFU) e lezioni frontali (5 CFU).
Nella parte di laboratorio lo studente ha modo di apprendere:
- le tecniche di microscopia necessarie per il riconoscimento delle microstrutture e dei minerali presenti in vari tipi di rocce ignee (intrusive ed effusive) e rocce metamorfiche;
- la procedura utilizzata per la classificazione di queste rocce.
Nella parte delle lezioni frontali vengono discussi:
- gli aspetti petrologici che regolano la genesi delle rocce magmatiche e metamorfiche, con alcuni richiami anche alle rocce sedimentarie;
- le caratteristiche morfologiche e petrologiciche dei corpi ignei e metamorfici affioranti e le loro relazioni con il contesto geodinamico.
OBIETTIVI
Apprendere i criteri per il riconoscimento macroscopico (tessiture e fasi mineralogiche) di rocce ignee (intrusive ed effusive) e metamorfiche.
Apprendere le tecniche di microscopia a luce polarizzata trasmessa (ortoscopica e conoscopica) che consentono di identificare le varie fasi mineralogiche e le microstrutture di una roccia mediante osservazione in sezione sottile.
Apprendere la classificazione di rocce ignee (intrusive ed effusive) e metamorfiche, avvalendosi dei dati ottenuti dallo studio in sezione sottile.
Fornire una visione generale delle relazioni esistenti tra caratteristiche petrografiche di una roccia (intrusive, effusive, metamorfiche) ed aspetti petrologici di base che ne hanno regolato la genesi.
Fornire una visione generale delle relazioni esistenti tra genesi delle rocce (intrusive, effusive, metamorfiche) e contesto geodinamico (di divergenza, intraplacca, convergenza-collisionale) di formazione.
RISULTATI DELL’APPRENDIMENTO
Al termine del corso lo studente avrà:
- acquisito le tecniche petrografiche utilizzate per la classificazione delle rocce ignee (intrusive ed effusive) e metamorfiche. Le conoscenze acquisite gli consentiranno di poter effettuare la descrizione petrografiche di una roccia secondo le richieste contenute nella normativa europea (UNI EN 12407 del 2001 – Esame petrografico di pietre naturali);
- una conoscenza di base su concetti petrologici che regolano l’origine delle rocce (ignee e metamorfiche) e sul legame esistente tra queste rocce ed il contesto geodinamico (di divergenza, intraplacca, convergenza-collisionale) di formazione.
Il corso si divide in due parti: laboratorio (7 CFU) e lezioni frontali (5 CFU).
Nella parte di laboratorio lo studente ha modo di apprendere:
- le tecniche di microscopia necessarie per il riconoscimento delle microstrutture e dei minerali presenti in vari tipi di rocce ignee (intrusive ed effusive) e rocce metamorfiche;
- la procedura utilizzata per la classificazione di queste rocce.
Nella parte delle lezioni frontali vengono discussi:
- gli aspetti petrologici che regolano la genesi delle rocce magmatiche e metamorfiche, con alcuni richiami anche alle rocce sedimentarie;
- le caratteristiche morfologiche e petrologiciche dei corpi ignei e metamorfici affioranti e le loro relazioni con il contesto geodinamico.
OBIETTIVI
Apprendere i criteri per il riconoscimento macroscopico (tessiture e fasi mineralogiche) di rocce ignee (intrusive ed effusive) e metamorfiche.
Apprendere le tecniche di microscopia a luce polarizzata trasmessa (ortoscopica e conoscopica) che consentono di identificare le varie fasi mineralogiche e le microstrutture di una roccia mediante osservazione in sezione sottile.
Apprendere la classificazione di rocce ignee (intrusive ed effusive) e metamorfiche, avvalendosi dei dati ottenuti dallo studio in sezione sottile.
Fornire una visione generale delle relazioni esistenti tra caratteristiche petrografiche di una roccia (intrusive, effusive, metamorfiche) ed aspetti petrologici di base che ne hanno regolato la genesi.
Fornire una visione generale delle relazioni esistenti tra genesi delle rocce (intrusive, effusive, metamorfiche) e contesto geodinamico (di divergenza, intraplacca, convergenza-collisionale) di formazione.
RISULTATI DELL’APPRENDIMENTO
Al termine del corso lo studente avrà:
- acquisito le tecniche petrografiche utilizzate per la classificazione delle rocce ignee (intrusive ed effusive) e metamorfiche. Le conoscenze acquisite gli consentiranno di poter effettuare la descrizione petrografiche di una roccia secondo le richieste contenute nella normativa europea (UNI EN 12407 del 2001 – Esame petrografico di pietre naturali);
- una conoscenza di base su concetti petrologici che regolano l’origine delle rocce (ignee e metamorfiche) e sul legame esistente tra queste rocce ed il contesto geodinamico (di divergenza, intraplacca, convergenza-collisionale) di formazione.
- Teacher: Teresa TRUA
PROGRAMMA
• Termodinamica: parametri intensivi ed estensivi, funzioni di stato (Entropia, Entalpia, Energia Libera di Gibbs), potenziale chimico.
• Equilibri in soluzione acquosa: indice di saturazione, prodotto di attività ionica, solubilità di CO2 e abbondanza delle specie del carbonio in soluzione (relazione con pH). Solubilità della calcite. Dolomitizzazione .
• Potenziale redox; campo di esistenza Eh vs. pH per le soluzioni acquose. Campi di stabilità Eh vs. pH di fasi di Fe e Mn. Diagrammi di isoattività delle specie di S e N. Sequenze redox nelle acque di falda.
• Alterazione delle rocce: solubilità del Quarzo e della Gibbsite, alterazione delle rocce granitoidi (Quarzo, K-feldspato, Muscovite, Caolinite, Gibbsite) in sistemi aperti e chiusi.
• Bilanci di massa durante l'alterazione delle rocce.
• Sistemi ad alta T. Coefficienti di ripartizione: dipendenza da P, T e dalla composizione. Compatibilità/Incompatibilità di un elemento. Processi di cristallizzazione: cristallizzazione di Rayleigh, cristallizzazione con equilibrio totale. Processi di fusione: fusione parziale del mantello ed evoluzione composizionale di una sorgente peridotitica. Diagrammi binari, diagrammi normalizzati alle condriti (REE, spidergrams) e loro utilizzo in petrologia. La regola della leva, applicazione ai diagrammi geochimici binari
• Geochimica isotopica: gli isotopi, gli isotopi radiogenici, leggi del decadimento radioattivo. Datazione delle rocce: metodi K/Ar, Rb/Sr, U/Pb e metodi del Pb.
• Isotopi stabili: Generalità (caratteri generali degli isotopi, strumenti di misura, notazioni in uso e standard di riferimento).Frazionamento isotopico: reazioni di scambio isotopico, effetti cinetici, cambiamenti di stato.
• Gli isotopi stabili applicati a (i) studi idrologici, (ii) studi paleoclimatici e paleoambientali, (iii) processi di inquinamento, (iv) genesi magmatica (temperatura di cristallizzazione dei magmi, geotermometri isotopici).
• Termodinamica: parametri intensivi ed estensivi, funzioni di stato (Entropia, Entalpia, Energia Libera di Gibbs), potenziale chimico.
• Equilibri in soluzione acquosa: indice di saturazione, prodotto di attività ionica, solubilità di CO2 e abbondanza delle specie del carbonio in soluzione (relazione con pH). Solubilità della calcite. Dolomitizzazione .
• Potenziale redox; campo di esistenza Eh vs. pH per le soluzioni acquose. Campi di stabilità Eh vs. pH di fasi di Fe e Mn. Diagrammi di isoattività delle specie di S e N. Sequenze redox nelle acque di falda.
• Alterazione delle rocce: solubilità del Quarzo e della Gibbsite, alterazione delle rocce granitoidi (Quarzo, K-feldspato, Muscovite, Caolinite, Gibbsite) in sistemi aperti e chiusi.
• Bilanci di massa durante l'alterazione delle rocce.
• Sistemi ad alta T. Coefficienti di ripartizione: dipendenza da P, T e dalla composizione. Compatibilità/Incompatibilità di un elemento. Processi di cristallizzazione: cristallizzazione di Rayleigh, cristallizzazione con equilibrio totale. Processi di fusione: fusione parziale del mantello ed evoluzione composizionale di una sorgente peridotitica. Diagrammi binari, diagrammi normalizzati alle condriti (REE, spidergrams) e loro utilizzo in petrologia. La regola della leva, applicazione ai diagrammi geochimici binari
• Geochimica isotopica: gli isotopi, gli isotopi radiogenici, leggi del decadimento radioattivo. Datazione delle rocce: metodi K/Ar, Rb/Sr, U/Pb e metodi del Pb.
• Isotopi stabili: Generalità (caratteri generali degli isotopi, strumenti di misura, notazioni in uso e standard di riferimento).Frazionamento isotopico: reazioni di scambio isotopico, effetti cinetici, cambiamenti di stato.
• Gli isotopi stabili applicati a (i) studi idrologici, (ii) studi paleoclimatici e paleoambientali, (iii) processi di inquinamento, (iv) genesi magmatica (temperatura di cristallizzazione dei magmi, geotermometri isotopici).
- Teacher: Lorenzo TOSCANI
Il corso di Geologia Strutturale fornisce le basi per lo studio della deformazione delle rocce, con particolare enfasi a quella di tipo fragile e per la deduzione del campo di stress da cui gli elementi deformativi sono stati generati. Tali elementi sono poi contestualizzati nei principali sistemi tettonici di riferimento.
Al termine del corso lo studente sarà in grado di:
- Riconoscere e descrivere le principali strutture deformative presenti nelle rocce naturali;
- Analizzare la loro geometria e cinematica mediante proiezioni stereografiche;
- Inserire le strutture deformative nei contesti dei principali sistemi tettonici presenti in natura;
- Avere una conoscenza di base di alcuni esempi naturali di sistemi tettonici orogenici, estensionali e trascorrenti.
Al termine del corso lo studente sarà in grado di:
- Riconoscere e descrivere le principali strutture deformative presenti nelle rocce naturali;
- Analizzare la loro geometria e cinematica mediante proiezioni stereografiche;
- Inserire le strutture deformative nei contesti dei principali sistemi tettonici presenti in natura;
- Avere una conoscenza di base di alcuni esempi naturali di sistemi tettonici orogenici, estensionali e trascorrenti.
- Teacher: Fabrizio STORTI